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Giada Forte
by Modem – Posted October 17 2012
© Modem

Lontano dai clamori delle passerelle e dei riflettori del fashion system, ma con molti affezionati estimatori e una presenza nei più importanti store in giro per il mondo. Il nome forte_forte nasce dai due creatori, il cognome di famiglia raddoppiato, perché dietro al brand c’è l’esperienza di Giada e Paolo Forte. Due percorsi distinti nella moda, a partire dall’azienda di famiglia che già collaborava con marchi noti, che poi li portano a volersi unire in un progetto comune che ora ha festeggiato il suo decennale. Abbiamo incontrato Giada Forte che ci ha raccontato meglio il marchio, il decennale appena festeggiato e il suo mondo.

Come è cambiata negli anni la moda forte_forte? Che cosa caratterizza da sempre le vostre proposte e cosa invece avete acquisito con gli anni?

G.F. forte_forte da sempre rappresenta e racchiude in sé un universo, un modo di essere, più che una moda. Negli anni ciò che ci ha sempre caratterizzati è la forte componente emotiva e di atemporalità che si esprime nei capi e che istintivamente viene percepita da chi ci sceglie. Questo concetto lo esprime oggi anche la capsule forte_forte 10, nata per celebrare i nostri 10 anni, dove pezzi icona ripresi dai nostri archivi dal 2002 a oggi possono ritenersi assolutamente attuali. Ciò che è cambiato in questi anni è che i nostri abiti, che con il tempo hanno acquisito più esperienza, più fiducia, più saggezza, sono cresciuti proprio come noi.

Quale la vostra donna di riferimento? Ci sono delle icone che avete e quale lo figura che poi, secondo voi, entra nei negozi e compra le vostre proposte?

G.F. Generalmente non ci riferiamo mai specificamente a delle icone o ad un preciso tipo di donna. La donna che sceglie di vestirsi forte_forte è una donna libera da dogmi e dai “must” per noi così poco attuali imposti a volte dalla moda di oggi; è una donna sicuramente con una forte personalità che sa scegliere perché ama e sa dare valore a ciò che indossa.

Mi racconta la collezione p/e 2013?

G.F. La collezione p/e 2013 nasce da un viaggio fatto in Sri Lanka, un viaggio che mi ha meravigliato rivelandomi la visione di un mondo affascinante e poliedrico che non avevo ancora conosciuto. Lì si respira questo grande connubio tra l’impronta e il gusto estetico inglese del periodo coloniale e la tradizione e la cultura indiana del popolo dello Sri Lanka; è meraviglioso come le due cose si fondano con così grande armonia. Cose, oggetti e arredamenti classici e lussuosi tipici della cultura inglese prendono vita e senso grazie e insieme ai colori e alla vivacità della tradizione indiana. Così ho mescolato eleganza, formalità e classicità nelle forme e nei materiali abbinando ad emozione, spontaneità ed esotismo nei colori e nelle trasparenze; nasce così una donna che sa cogliere e mescolare la classe della tradizione sartoriale assieme a ispirazioni e influenze che vengono da lontani viaggi.

La più grossa soddisfazione avuta fino ad ora in questo vostro percorso?

G.F. La più grossa soddisfazione credo si sia rivelata proprio durante la serata del 29 settembre a Parigi, dedicata ai nostri primi 10 anni, dove con enorme emozione abbiamo ricevuto da clienti, amici, collaboratori e tutti quanti che ci hanno sostenuto e accompagnato in questo straordinario percorso, il più grande calore e il più grande affetto che ci si possa immaginare. è stato davvero un momento di condivisione davvero magico e indimenticabile; cogliamo anche questa occasione per ringraziare tutti quanti vi abbiano partecipato.

Visto il vostro legame con il Made in Italy, ricordo anche la collaborazione con Mantero, secondo voi quanto è importante oggi il concetto di Made in Italy nel mondo?

G.F. Sin dall’inizio il nostro percorso è sempre stato legato al nostro territorio; con i nostri capi vogliamo dare spazio e valore al savoir faire locale e alle abili persone che hanno il dono di conoscere la tradizione di lavorare e dare vita ai tessuti. Ciò oggi non deve però essere visto come un imposizione assoluta dell’importanza del made in Italy, ma semplicemente che essendo Italiani vogliamo poterci servire di ciò che fa parte della nostra cultura.

Parlando di Mantero, continuerà quella collaborazione e ce sono altre in vista?

G.F. I due grandi progetti dedicati all’incredibile recupero delle sete, realizzati per l’appunto insieme a Mantero, sono stati un esperienza incredibile sia a livello creativo, sia a livello etico, in quanto crediamo che questo progetto abbia sicuramente contribuito a sensibilizzare le persone, facendogli rivalutare e apprezzare ancora di più la cultura italiana dei tessuti. Con Mantero stiamo a tutto’oggi continuando a collaborare, studiando e progettando disegni esclusivi di sete, con le quali realizziamo parte dei capi della nostra collezione forte_forte.

Visto il momento attuale, non particolarmente facile, come si affronta la crisi secondo voi?

G.F. Crediamo fortemente che la crisi si affronti impegnandosi al massimo in ciò che si fa al meglio da sempre, mettendoci tutta la passione e l’impegno, cercando di trasmettere serenità e positività all’esterno. È un momento duro, è vero, ma siamo convinti che i momenti di crisi servano proprio per essere superati e per portare in fine ad un positivo rinnovamento; noi sicuramente ce la mettiamo tutta perché ciò accada. Occorre essere attenti e comprendere le realtà mondiali, avere la visione e il cuore aperto al mondo.

Un sogno legato alla linea che non avete ancora realizzato?

G.F. Il sogno è quello di poter ancora una volta tra 10 anni provare e ricevere l’impagabile energia e affetto che abbiamo ricevuto oggi, e che con tanto entusiasmo ci fa continuare in questa nostra avventura.

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Stefano Guerrini ©modemonline

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