Seven Gauge FW24
HUMAN UNIFORM C’è un momento, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, in cui il linguaggio informale dello sportswear americano entra nella moda maschile formale, ne ammorbidisce le forme, allarga le proporzioni e rende l’esperienza del vestirsi più quotidiana e meno narcisistica. I due più importanti rappresentanti di quel periodo sono Perry Ellis e Giorgio Armani, in modo quasi allineato. Quel tipo di abbigliamento, attraverso gli anni Novanta, diventerà la matrice del vestire genderless, spostando con sempre più forza il focus della moda dalla capacità di sembrare alla necessità di essere. Seven Gauge riprende quel linguaggio, così preciso ma al tempo liberatorio, e lo integra nella visione di un guardaroba contemporaneo che non ha confini di genere né di tipo di struttura fisica, rispettando l’idea di diversità ma annullando quella di esclusione. Contiene i pochi segni precisi di un’uniforme insieme all’atto altrettanto preciso della creatività umana. AUTUNNO/ INVERNO 2024-2025 Per l’Autunno Inverno 2024/2025 sceglie di ambientare una storia universale in un luogo che è anche la sede di Seven Gauge: Bologna. Le due forze divergenti, una conservatrice e l’altra ribelle, che da sempre animano la città, trovano una rappresentazione fisica nell’università più antica del mondo: l’Alma Mater Studiorum, fondata nel 1088 che nel tempo è sempre stata al centro dei cambiamenti politici e sociali della città. L’Archiginnasio, forse la costruzione simbolicamente più forte della città, viene costruita nel Cinquecento per riunire tutte le sedi delle facoltà universitarie ed è portatrice dei valori di studio e continuità. Nel tempo acquisirà l’idea di uniforme per i propri studenti, uno dei concetti fondamentali nell’estetica di Seven Gauge che dagli affreschi seicenteschi del loggione superiore ha anche tratto i colori profondi e saturi della collezione: Terra, Zinco, Ossidiana, Ocra, Cadmio, Fumo, Cinabro, Malachite, Verderame. Non lontano da lì il 23 Luglio del 1968 Jean-Paul Sartre interviene ad un incontro nella facoltà di Psicologia occupata dagli studenti. Questo momento coincide con il rovesciamento di parametri estetici vecchi di secoli e con un modo di vestire rivoluzionario. Da quel periodo Seven Gauge ha tratto l’attitudine informale, la mescolanza apparentemente casuale dei pezzi, l’estetica contemporanea. La collezione ha una parte formale fatta di giacche, pantaloni e cappotti in materiali maschili ma leggeri come il fresco di lana bielastico, la flanella gessata, il velluto liscio, la spina di pesce inglese e il panno di lana. I volumi sono oversize, avvolgenti, fluidi. Il tailoring si alterna alla maglieria in lambswool cardato, merino e cashmere con forme ampie a formare maglie gonfie e morbide.
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