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Bragia
by Modem – Posted October 18 2010
© Modem

Leggeri plissè che degradano nelle sfumature dei toni marini per gonne dal sapore anni cinquanta, capispalla sempre plissettati decorati con stampe dai motivi orientali, abiti che seguono la figura lasciando intravedere culotte e tutine aderenti a ricordare caste guêpière anni Venti. Le proposte di Bragia per la p/e 2011 scoprono una donna dalla femminilità sussurrata, apparentemente delicata, ma in realtà dalla personalità incisiva e determinata. {Alessandra Torella e Santo Costanzo, dopo essersi fatti notare con il loro marchio Bragia all’ultima edizione del concorso “Who’s on next?”, hanno partecipato anche all’importante fiera milanese White, dove le mirabili lavorazioni ai capi, la pelle traforata, i pannelli in crêpe de chine tie and dye hanno lasciato un segno e il progetto appare come uno dei più interessanti della nuova scena creativa di moda italiana. Incontriamo i due stilisti.

Come è nato il brand?

A.T.: Bragia è un progetto denso in cui convivono stile, arte e costume, frutto della sapiente unione di esperienze professionali diverse condivise da me e Santo Costanzo che spaziano nella cultura dell’immagine verso l’inventiva, l’originalità delle soluzioni creative, con uno sguardo al passato dei grandi couturier.
S.C.: Alessandra ha dedicato la sua vita al costume teatrale e cinematografico collaborando con noti registi del panorama artistico italiano e costumisti del calibro del Maestro Danilo Donati. La mia esperienza professionale è proseguita su un doppio binario: la grande passione per la moda e le sue sperimentazioni, ho lavorato per la Maison Gattinoni e sono stato responsabile ufficio stile per Io Ipse Idem par Romeo Gigli, e il mondo dello spettacolo, teatro e cinema, con importanti collaborazioni con noti costumisti e registi. A settembre 2009 ci siamo ritrovati in una fase creativa propizia e abbiamo deciso di fondare il marchio Bragia.

Arrivando a Who's on next.

A.T.: Del tutto casualmente! Una serie di eventi ci ha spinti a partecipare e da quel momento in poi ogni sogno ha cominciato a prendere forma sino a poter sfilare in piazza Duomo con un parterre internazionale d’eccezione.
S.C.: È stata una corsa contro il tempo ma la passione e la cura nella realizzazione dei capi, rigorosamente Made in Italy, l’estrema attenzione ai dettagli e rifiniture, gli accorgimenti sartoriali e le stampe realizzate con tecniche sperimentali, che rendono i capi unici, sono state notate, capite e molto apprezzate da buyer, press e ospiti.

Cosa ha significato la partecipazione a questo concorso per voi?

A.T.: Inizialmente non avevamo la percezione di quello che ci avrebbe atteso, grande emozione e scetticismo di voler restare con i piedi ben piantati in terra data la giovanissima età del progetto. Dalla prima tappa di Roma sino a Milano, in un susseguirsi di appuntamenti, le nostre aspettative si sono concretizzate sempre più con una grande e inattesa soddisfazione.

Avete partecipato anche al White. Quale l'importanza di una fiera come questa a Milano?

S.C.: Il White è una fucina di stile e tendenza dove ognuno può trovare il proprio spazio e ottenere visibilità grazie al continuo passaggio di operatori del settore e non, per noi è stata un’occasione davvero molto stimolante per avere un confronto immediato con il mercato nazionale e internazionale e capire quali sono i capi che riscuotono maggior interesse. Abbiamo ottenuto ottimi risultati trovando interesse da parte di noti buyer che hanno scelto alcuni dei modelli più forti della nostra collezione.

Cosa caratterizza Bragia?

S.C.: Le creazioni di Bragia sono inspirate ad un nuovo concetto di moda che sa unire capi unici, tecniche sperimentali di tintura, creazione di pattern e materie, studio di forme dalla indiscussa qualità manifatturiera e sartoriale.
A.T.: Forme uniche in uno scenario urbano carico di significati che sanno avvicinarsi ad una donna che desidera avere un look riconoscibile con continui rimandi a vecchi stilemi e forme futuribili spaziali che si alternano ad altre volutamente arcaiche e primordiali, in un enfasi di richiami tra trama e narrazione, tra natura e metafisica.
S.C.: In particolare le stampe tie and dye hanno riscosso notevole interesse data la loro peculiarità di realizzazione e la raffinatezza di abbinamenti cromatici, tema ispiratore è la natura in tutte le sue meravigliose sfumature, nella sinuosità delle forme e nei toni vividi dei suoi colori.

Stefano Guerrini©modemonline

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