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Giorgio Braschi
by Modem – Posted January 07 2010
© Modem

A new fashion laboratory

Giorgio Braschi, designer della linea Giorgio Brato, ci racconta WLG, Wild Lab Generation, una collezione all’insegna della ricerca e della sperimentazione.

Quando si pensa ad un laboratorio, vengono in mente subito immagini di un luogo dove la creatività è svincolata da costrizioni e imposizioni, dove è possibile sperimentare e contaminare.
E se una linea di abbigliamento ha nel suo nome proprio la parola ‘Lab’, inevitabile che sia immediato il rimando alla voglia di giocare con materiali, input e idee. WLG, ovvero Wild Lab Generation, prende forma proprio dal desiderio di Giorgio Braschi, designer di successo con la linea Giorgio Brato, di creare un contenitore di tendenze, un luogo dove pensare una moda raffinata, ma libera dagli schemi.

WLG nasce per una clientela giovane, nell’animo e nello stile, se non proprio anche da un punto di vista anagrafico, che vuole capi dal fitting perfetto e dai materiali confortevoli, fra i quali è spesso protagonista la pelle, abiti anche basici, ma che risultano impreziositi da una particolare cura dei dettagli.
E nelle ultime stagioni la collezione ha flirtato con un'anima rock immersa nella contemporaneità, molto british style, per lui o con una fun couture, che guarda ad uno stile chic, ma con influenze seventies, per lei. È lo stesso Giorgio Braschi a raccontarci la nuova avventura con la linea WLG.

Forse lo avranno già chiesto moltissime volte, perché il nome Wild Lab Generation? A cosa allude, quali rimandi vuole fare?
Giorgio Braschi - "WLG, ovvero Wild Lab Generation, è il laboratorio creativo in cui metto alla prova la mia voglia di sperimentare e la mia capacità nel giocare con i materiali e le sempre nuove soluzioni stilistiche. È qui che faccio pura ricerca, con la realizzazione di una collezione uomo e donna che ama sempre stupire, nei colori e nei volumi".

Mi racconta da quali input, da quali esigenze, dell'azienda oppure personali, è nata la collezione WLG?
Giorgio Braschi -"La WLG è nata per gioco e riflette il desiderio di esprimere la mia indole nello stile originale e nella ricerca di materiali."

Qual'è il cliente della linea, il target di riferimento? E, al di là di quella che può essere l'età o lo stile, che tipo di persone sono quelle che comprano WLG, ad esempio che tipo di musica ascoltano, in che città vivono?
Giorgio Braschi -"Il target di riferimento sono giovani, ma non solo, dai 18 ai 35 anni. Persone che amano vestirsi alla moda, avere capi speciali e unici. Vivono in città cosmopolite, da Parigi a New York, fino a Los Angeles e Tokyo. Sono intraprendenti, sempre alla ricerca dell'insolito e del particolare, amano viaggiare o per lavoro sono in giro per il mondo. La musica fa da sfondo e ispirazione. I Massive Attack ad esempio: icone intramontabili e idoli da ascoltare."

Per la collezione s/s donna vi siete ispirati al mito di Coco, virato allo psichedelico. Mi incuriosisce sapere da dove arrivano gli input creativi. Ad esempio: per una collezione come WLG quanto è rilevante l'ispirazione che viene dal mondo della strada? Quanto invece è importante la ricerca sui tessuti?
Giorgio Braschi -"Le ispirazioni per le mie collezioni vengono spesso dalla strada, è osservando i giovani e la gente che riesco a interpretare e anticipare le tendenze, declinando il mio stile con forme e materiali inediti. La ricerca nei tessuti è anch’essa molto importante e alla base dello sviluppo delle collezioni che propongono sempre prodotti innovativi e che utilizzano sempre le materie migliori."

In cosa differisce la collezione WLG da quella Giorgio Brato e quali invece i punti di contatto?
Giorgio Braschi -"Preferisco sottolineare i punti in comune, come la ricerca e l'elevata qualità, di cui ho già accennato. Ma aggiungerei anche la tradizione del Made in Italy e l'artiginalità delle lavorazioni."

Stefano Guerrini ©modemonline

www.giorgiobrato.it

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