Back
Back
In conversation with...Kate Cate
by Modem – Posted July 03 2017
© Modem

Fondato nel 2017 da Caterina Ravaglia e Federico Brighi per dare voce a uno stile irriverente con un touch rockeggiante che spopola fra socialite e blogger. Nasce così Kate Cate, il marchio internazionale che realizza originali shoulder strap che personalizzano e arricchiscono borse luxury, marchiate da un'eccellente qualità e accuratezza dei materiali pregiati. Per plasmare prodotti unici e audaci con quell’allure ironica e inconfondibile che caratterizza il brand. Pezzi caratterizzati da uno spirito cool contemporaneo e creati dai migliori artigiani pellettieri. E l’ultima collezione trae ispirazione dal fotografo britannico Sam Haskins.

Abbiamo chiacchierato con Federico Brighi per scoprire la sua label Kate Cate - in esposizione durante l’ultima edizione del White Trade Show in via Tortona - e capire quanto sia importante per lui la ricerca e unicità del prodotto.

MODEM: Musica, cinema, architettura convivono inseparabili nelle sue creazioni in modo originale e poco convenzionale. Come riesce a mettere in correlazione e a interpretare queste differenti forme d’arte nelle collezioni?
Federico Brighi: I nostri prodotti sono tutti frutto di sentimento e impulso, ogni idea nasce in questo modo; che sia ascoltando una canzone, traendo spunti a una mostra, sfogliando un libro o semplicemente recuperando oggetti dal Vintage. Posso dire che riusciamo a tradurre ciò che ci appassiona e ci “cattura” in prodotto. Grande fonte di ispirazione nel concepire questa collezione per me e Caterina Ravaglia (mia partner e co-founder di KATE CATE® Independent Shoulder Straps) è stato scoprire l’artista/fotografo Sam Haskins a un mercatino vintage a Berlino est. Una folgorazione.

E invece che ruolo hanno nella sua vita?
Federico Brighi: L’arte in genere è sempre stata parte integrante della mia vita sin da bambino. Sono nato e cresciuto in un ambiente fashion, frequentando sfilate e showroom internazionali, viaggiando e vedendo cose e persone. Un bagaglio culturale che ha continuato ad arricchirsi nel tempo, esperienza dopo esperienza.

Pezzi cool che incarnano perfettamente uno stile contemporaneo. Qual è il messaggio che vuole trasmette con i suoi prodotti?
Federico Brighi: Il messaggio è “bucare il video”, rianimare una vecchia Birkin di Hermès rendendola attuale, unica e giovane grazie a una infinita serie di reinterpretazioni possibili. Un’ode alla giovinezza e alla libertà con un immancabile tocco di irriverenza rock.

Quale il percorso professionale che la caratterizza e come è riuscito a lanciare il suo brand? In un mercato competitivo e ormai saturo… e in un mondo della moda che sta cambiando. E con i social media che irrompono nell’immaginario collettivo e diventano sempre più indispensabili.
Federico Brighi: Sono cresciuto retailer di moda-alta gamma e da sempre mi occupo di produzioni. Attualmente sono consulente per tre aziende di moda per le quali mi occupo di stile a 360° e di cura dell’immagine. È vero, il mondo della moda non sta solo cambiando, stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione; dal fast-fashion che ha spaccato il sistema a Hedi Slimane, da Vetements che rinuncia agli show al Social-Media che decide le sorti di un brand: o stelle o stalle, niente compromessi. Ci sono brand interessanti con un messaggio mirato da raccontare che non sopravvivono; mentre altri casomai con pochi contenuti riescono a esplodere… grazie a cosa? Ai social network e alle celebrities e influencers pagate per indossare i loro capi. In casa KATE CATE® è stato diverso; forti di un prodotto unico dallo spirito rock-eclettico e dalla qualità tangibile abbiamo potuto fin da subito (a budget-0) contare sul supporto di bloggers e influencers internazionali come Blanca Miro, Elle Ferguson, Carlotta Oddi, Chiara Totire, Luisa Lion, Alison Mosshart e tante altre che hanno contribuito a scatenare un tam tam che ci ha permesso fin da subito di apparire abbinati unicamente a top-brand come Vuitton, Dior, Hermès, Valentino, Gucci e altri big (vedi instagram @katecateofficial) e che ci ha resi day by day un brand internazionale di nicchia. Alla sua prima stagione in Italia KATE CATE® è diventato partner di 25 THE BEST SHOPS tra cui: Luisa Via Roma, Excelsior, Fiacchini, Eraldo, Al Duca d’Aosta, Dante5, Moda in, Papini, Tiziana Fausti, Gaudenzi e altri.

Quanto, oggi, i nuovi designer sono importanti per l’industria fashion?
Federico Brighi: Sempre più brand stanno dando spazio a giovani designer e creativi insediandoli in poltrone importanti e ambite. Vuoi per tagli-costi, vuoi per innovazione, i designer e i marchi più giovani sono spesso capaci di esprimersi al meglio, specialmente se sostenuti da istituzioni e/o da realtà di riferimento del fashion system.

Unicità, alta qualità e materiali pregiati. Tutto rigorosamente made in Italy. Senza rinunciare allo stile. Un grande punto di forza…
Federico Brighi: Dopo il concept e l’idea in sé, credo che per emergere e distinguerci sia stato indispensabile mirare al top, sia in termini di posizionamento del brand che di qualità estrema dei materiali. Infatti KC si avvale dei migliori artigiani pellettieri (che servono brand tra cui Valentino e Louboutin) e selezioniamo solo materiali esclusivi e pelli pregiate (Bonaudo) e certificate CITES.

Come definirebbe in tre parole Kate Cate?
Federico Brighi: ROCK YOUR BAG!

Interview by Anna Rita Russo © Modemonline

© Modem